Sentite...
Oh! Nemmeno a me riesce questo esercizio, per fortuna l’hai detto tu.
Mmm in realtà è un esercizio semplicissimo! Io però avevo altro in mente...Come faccio se sto per fare sesso e non sono sicura di volerlo io? O non sono sicura che lo voglia l’altra persona?
La parola che cerchi si chiama consenso.
Come si capisce quindi se c’è il consenso?
Immaginiamo che tu voglia offrire una barretta di cioccolato a una persona. Se non ti dice di sì in modo esplicito, allora non la vuole. Se non allunga la mano per prenderla, allora non la vuole. Solo perché non ti dice ‘no, grazie’ non significa che quella persona voglia mangiare la barretta che le stai offrendo.
Insomma il consenso è sempre attivo e mai passivo: è un sì, è una partecipazione volontaria. Dare il proprio consenso significa proprio “dare il permesso a”.
Un sacco dei miei compagni di squadra a basket sono convinti che solo perché una ti guarda allora sicuramente ha interesse in altro... Ecco, quello non è consenso. Anche perché quelli considerano solo il loro punto di vista, ma non si è i soli a decidere se si ha a che fare con un’altra persona.
Lo dicevamo anche ieri! L’istinto animalesco che sembra perfetto e annulla qualsiasi tipo di comunicazione esiste solo nei film.
Ma se parlando e parlando si perdesse l’atmosfera?
Ma comunicare non rovina mai l’atmosfera se sei con le persone giuste, può emozionare, mica deve sembrare un colloquio di lavoro!!
In un rapporto sessuale è fondamentale comunicare e cercare insieme il piacere.
Certo che se te la cavassi con la matematica quanto te la cavi con questo tipo di cose...
Lasciamo perdere...