Parliamone

Okay, hai letto le 10 STORIE PER TE? Ci sono Margherita, Eva e Tommaso che parlano parlano… Ma conoscono bene il significato corretto di tutte quelle parole che usano? E tu, vuoi saperne di più? Qui, dalla A alla Z, trovi tutte le spiegazioni! E se hai altre domande, non esitare a chiederle in HELP!

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Parole con la "C"

candidosi

infezione delle mucose determinata dalla candida, un fungo che è già presente naturalmente nel nostro corpo ma che, in condizioni particolari, può diventare un'infezione fungina pericolosa.
È importante consultare subito una dottoressa/un dottore se si presentano sintomi come: prurito, perdite bianche e dense (simili alla ricotta), bruciore o fastidio nelle zone interessate. Può insorgere non per forza a seguito di un rapporto, benché può essere trasmessa al partner se si hanno rapporti sessuali.
OCCHIO: non sempre si hanno sintomi visibili!

cerotto

metodo contraccettivo ormonale che funziona più o meno come la pillola (rilascia un dosaggio ormonale che impedisce l'ovulazione), ma va applicato sulla pelle e cambiato una volta a settimana.
Ma ATTENZIONE: non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili!

cervice

o “collo dell’utero”, è la prima parte dell’utero, vera e propria giunzione tra la vagina (in basso) e il corpo dell’utero (in alto).
Mai sentito parlare di “Pap Test”? Questo è un esame che verifica rapidamente se ci sono alterazioni proprio nelle cellule della cervice per comprendere se ci sono rischi di tumore al collo dell’utero.

chattare

Così come nel mondo offline, anche usando strumenti digitali online è possibile parlare con persone nuove. Ci si può incontrare e conoscere su siti e app apposite, ma anche su un qualsiasi social network.

OCCHIO: per quanto Internet sia reale, è più difficile sapere sempre con chi stiamo chattando e dove andrà a finire quello che condividiamo: riflettiamo bene prima di inviare cose, soprattutto private.

ciclicità emotiva

Abbiamo visto che con il ciclo mestruale avvengono dei cambiamenti nel corpo che possono modificare le nostre sensazioni: ci sentiamo più “attive” nella fase follicolare, più “accoglienti” durante l’ovulazione, più “aggressive” nella fase post-ovulatoria (o pre-mestruale) e più “suscettibili” durante la mestruazione. Questi cambiamenti però, non alterano la coscienza e non compromettono il controllo delle nostre reazioni!

Purtroppo la storia ci racconta che nonostante non sia mai stata studiata scientificamente, la ciclicità emotiva femminile è da sempre considerata un segno di debolezza e di incapacità di controllo. Questo stereotipo ha portato a conseguenze significative per il ruolo della donna nella società.

Solo sessant’anni fa le nostre bis-nonne venivano considerate così pericolosamente instabili da non avere accesso alla magistratura. Fino al 1963 lo diceva proprio la legge italiana, nero su bianco: «Fisiologicamente tra un uomo e una donna ci sono differenze nella funzione intellettuale, e questo specie in determinati periodi della vita femminile».

Anche se non esiste più una legge che stabilisce - senza prove scientifiche - l'inferiorità della donna, questo stereotipo è ancora forte nel nostro pensiero e continua a discriminare il genere femminile.

Nel nostro piccolo, possiamo cambiare le cose: che tu sia maschio o femmina, smettiamo di ripetere questi falsi miti e creiamo una cultura più equa!

ciclo mestruale

sequenza di cambiamenti fisiologici periodici nell'apparato riproduttivo femminile causata da cambiamenti ormonali.
Questo processo rende possibile la gravidanza, e non è solo il periodo delle mestruazioni! Inizia con la pubertà e termina con la menopausa, e dura in media tra i 21 e i 35 giorni, per poi ricominciare. Ogni ciclo comincia con il primo giorno di mestruazioni e si divide in quattro fasi:

Fase mestruale: giorni in cui si ha il flusso mestruale. La mestruazione è un mix di sangue e di endometrio (ovvero la parete che riveste l’utero e che era pronta ad accogliere l’ovulo fecondato). Visto che l’ovulo non è stato fecondato, l’endometrio si sfalda e forma la mestruazione. Sai che non si hanno le mestruazioni quando si è incinta? Succede perché non c’è più l’ovulazione! In questa fase del ciclo, il livello di ormoni è basso, per questo può succedere di provare stanchezza o spossatezza.

Fase follicolare: momento in cui matura la sacca che contiene l’ovulo, il follicolo. A questo punto il livello di ormoni comincia a aumentare poco a poco.

Ovulazione: fase in cui l’ovulo viene rilasciato dal follicolo e viaggia per raggiungere l’utero, dove resterà in attesa di essere fecondato dallo spermatozoo. Questo momento coincide con quello di massima fertilità. Qui, in genere, il livello degli ormoni è al massimo, facendoci sentire particolarmente bene e in forma.

Fase post-ovulatoria (o fase luteale): fase in cui l’utero crea l’ambiente migliore per accogliere quello che sarà poi un embrione grazie agli ormoni prodotti dal corpo luteo, che è ciò che rimane del follicolo dopo che ha rilasciato l'ovulo. La parete che riveste l'utero infatti si addensa e si «ammorbidisce», riempiendosi di vasi sanguigni per portare ossigeno all'eventuale futuro embrione. Se la fecondazione tra ovulo e spermatozoo non avviene, il livello di ormoni si abbassa bruscamente ed ecco che si ricomincia!

cistite

infezione batterica della vescica, spesso accompagnata da sintomi come bruciore, stimolo continuo a fare pipì e dolore mentre la si fa.
Dopo un rapporto sessuale è sempre consigliato fare pipì: questo permette di espellere dei batteri che possono rimanere sui genitali e evitare che risalgano l'uretra causando questa infezione!

clamidia

una delle più diffuse infezioni sessualmente trasmesse al mondo, è causata da un batterio.
Si stima che il 75% delle donne e il 50% degli uomini sia asintomatico. I sintomi più comuni sono infiammazione dell’uretra, secrezioni mucose filanti, sanguinamento, sensazione di irritazione e prurito. Sempre bene proteggersi e controllarsi per evitare che porti a conseguenze più rischiose!

clitoride

Il o la clitoride (si può dire in entrambi i modi!) è il principale organo erettile femminile, come il pene è il principale organo erettile maschile.

Il clitoride conta migliaia di terminazioni nervose, per questo quando stimolato* permette di provare piacere e raggiungere l’orgasmo. È formato dagli stessi tessuti che costituiscono il pene - corpo cavernoso (in giallo) e corpo spugnoso (rosso) - e quindi quando stimolato, proprio come il pene, si inturgidisce, gonfiandosi e aumentando di dimensione.
L’unica parte del clitoride visibile esternamente è il suo glande, appena sopra l’orifizio uretrale. La parte principale infatti si estende internamente, “abbracciando” il canale vaginale e l’uretra. Quest'area viene denominata area CUV, che significa appunto area Clitoro-Uretro-Vaginale. Corrisponde alla famosa area del "punto G", che non è un punto preciso ma un'area per l'appunto. Essendo tutti i corpi diversi unici, questa area varia leggermente di posizione in base alla persona.

*stimolare non significa strapazzare! Trattandosi di un organo sensibile, una buona lubrificazione facilita la stimolazione senza causare attriti che possono risultare fastidiosi e/o dolorosi.

coito

il rapporto sessuale penetrativo si può anche chiamare coito.

coito interrotto

pratica molto rischiosa che consiste nell'estrazione tempestiva del pene dalla vagina prima dell'eiaculazione durante un rapporto penetrativo, per sperare di evitare una gravidanza.
OCCHIO: anche il liquido pre-eiaculatorio può fecondare l'ovulo! Infatti, questo metodo è statisticamente poco efficace.

condivisione non consensuale di materiale intimo e revenge porn

Forma di violenza in cui viene condiviso materiale intimo, sessualmente esplicito o non, senza il consenso di chi è raffigurato e/o proprietario del contenuto, attuata sia online che offline.

Spesso viene chiamata revenge porn, anche in relazione alla legge del 2019 che la configura come reato. Questo modo di chiamarla, però, è limitante rispetto al suo vero significato: non sempre infatti chi condivide i contenuti è un/una ex partner, o le immagini sono di nudo. Inoltre, il fatto di usare la parola "revenge", che significa "vendetta" in inglese, porta a pensare che la persona che in realtà è stata vittima di condivisione non consensuale di materiali in cui è ritratta, sia 'colpevole' di qualcosa per cui la persona che ha condiviso il materiale abbia voluto vendicarsi.

Questo è un problema culturale strettamente legato agli stereotipi di genere e ai tabù intorno alla sessualità. La maggior parte delle vittime di questa violenza sono infatti donne, o uomini che non rispecchiano lo stereotipo del "vero uomo".
Questo proprio perché laddove esistono delle aspettative sociali molto rigide su come maschi e femmine devono vivere la propria sessualità (nonostante questa sia un'esperienza unica e personale) viene considerato doveroso punire chi non rispetta queste aspettative. In questi casi, non si punsice attraverso la legge, ma attraverso l'esclusione e lo stigma sociale (che significa dare qualità negative a una persona o a un gruppo), che nel peggiore dei casi ha spinto alcune vittime al suicidio.

Essendo un problema culturale, anche gli strumenti per contrastarlo devono essere culturali: educhiamoci alla cultura del consenso, al rispetto e a dire stop agli stereotipi!

Se sei vittima di questa violenza, non è colpa tua!

Queste realtà possono aiutarti:
- Odiare ti costa
- Donne in Rete Contro la Violenza
- 1522 - Numero (e chat) Anti Violenza e Stalking
- Protection4Kids
- MamaChat

consenso

Etimologicamente, consenso significa essere d’accordo su qualcosa.

Quando vogliamo fare sesso con qualcuno, o entrare in intimità con quella persona, è fondamentale avere il suo consenso. Senza consenso, si parla di violenza sessuale.

Come fare a sapere se l’altra persona è d’accordo a fare qualcosa con noi? Lo si chiede! Solo un sì entusiasto e libero da qualsiasi pressione o manipolazione è un sì valido. Le persone coinvolte devono comunicare per assicurarsi che il consenso altrui non sia mai violato :)

Ricordiamo le 5 regole del consenso. Il consenso è tale se è:

- libero: dare il proprio consenso deve essere fatto senza essere sotto pressione, minaccia o sotto effetti di alcol o droghe.

- entusiasta: perché riguarda il volere intenzionalmente fare qualcosa, per la quale quindi ci si sente felici ed entuasiasti!

- specifico: dire sì a una cosa non implica dire sì a un'altra cosa

- informato: deve basarsi su informazioni chiare, non bugie o omissioni

- variabile: chiunque può cambiare idea su cosa desidera fare, in qualsiasi momento: anche se l'ha già fatto in passato o lo sta facendo in quel momento.

In Italia, l'età del consenso è stata fissata a 14 anni. Questo significa che secondo il diritto italiano, 14 anni è l'età per cui si ritiene che una persona possa dare il proprio consenso (con tutte gli aggettivi detti qui sopra!) a un rapporto sessuale.

consultorio

Il Consultorio è un servizio socio-sanitario territoriale con competenze multidisciplinari che offre assistenza a tutto tondo all'individuo, alla coppia e alla famiglia nelle diverse fasi della vita. L’accesso al consultorio e ai suoi servizi è libero e gratuito, tranne per alcune prestazioni specialistiche per cui è necessario pagare un ticket.

Tra le diverse prestazioni erogate, il Consultorio offre anche visite mediche ginecologiche allo scopo di informare circa i metodi contraccettivi, anche la cosiddetta “contraccezione di emergenza”, preparare alla maternità / paternità e attuare screening diagnostici - esami per identificare determinate patologie e adottare strategie terapeutiche efficaci.  

contraccezione

insieme dei metodi e dispositivi per programmare o impedire le gravidanze.
Scopo della contraccezione è quello di controllare, in modo temporaneo e reversibile, il processo della riproduzione.

- alcuni si usano prima del rapporto sessuale tra pene e vagina: come i contraccettivi ormonali (pillola, anello, cerotto, impianto sottocutaneo) o i dispositivi intrauterini (IUD comunemente detta spirale)

- altri si usano durante il rapporto sessuale: i metodi di barriera come preservativo (detto anche condom) interno o esterno, gli unici che proteggono anche dalle IST

- e poi esistono metodi naturali o detti di “controllo della fertilità”: difficili da usare e più indicati per chi cerca di programmare una gravidanza (metodo Ogino-Knaus, metodo della temperatura basale, metodo Billings)

- dopo un rapporto a rischio di gravidanza indesiderata, esiste il farmaco contraccettivo di emergenza, conosciuta anche come pillola del giorno dopo o dei cinque giorni dopo

I metodi chirurgici (sterilizzazione tubarica per la donna e vasectomia per l’uomo) non possono essere considerati metodi contraccettivi perché, ad oggi, non è garantito che siano reversibili.

contraccezione di barriera

impediscono il contatto tra liquidi corporei.
Il preservativo esterno (quello che si indossa sul pene) e interno (quello che si inserisce in vagina o nell’ano), oltre a proteggere da gravidanze indesiderate aiutano a prevenire la maggioranza delle infezioni sessualmente trasmissibili.
Sempre imprescindibili alleati di un rapporto sessuale, anche non penetrativo.
Per proteggersi dalle infezioni durante il sesso orale con vulve/ani si può usare invece un oral dam.

contraccezione e stereotipi

La contraccezione è l'insieme dei metodi e dispositivi per programmare o impedire le gravidanze. Abbiamo visto che alcuni metodi contraccettivi sono utili anche per prevenire infezioni e malattie sessualmente trasmissibili, possiamo quindi dire con certezza che pensare alla contraccezione significa pensare alla nostra salute sessuale, al nostro benessere!

Avere rapporti sessuali protetti è nell'interesse di tutte e tutti noi, tuttavia esistono forti stereotipi e pregiudizi intorno a chi dovrebbe occuparsi dei metodi contraccettivi.

Pensiamo per esempio ai preservativi esterni essendo ottimi sia contro le IST che contro gravidanze indesiderate: in molti pensano che spetti al ragazzo perché essendo lui ad indossarlo, è anche suo compito procurarselo, ma non è il solo motivo per cui questa convinzione è così diffusa. Esiste infatti il pregiudizio per il quale una ragazza abituata a portare con sé il profilattico sia poco seria o "una facile".

Niente di più sbagliato: avere con sé il preservativo è sinonimo di intelligenza, maturità e rispetto per se stessi/e e per gli altri. La salute non ha genere!

contraccezione ormonale

ha l’obiettivo di influenzare i livelli di ormoni, così da evitare che venga prodotto l’ovulo e quindi non ci possa essere una fecondazione.
Questi farmaci possono avere degli effetti collaterali, quindi prima di scegliere un contraccettivo ormonale come la pillola, l'anello, il cerotto o la spirale, è necessario consultarsi con il/la proprio/a ginecologo/a. I contraccettivi ormonali vengono prescritti a volte anche per altre motivazioni, ad esempio a chi soffre di endometriosi o squilibri ormonali.
OCCHIO: questo tipo di contraccezione è molto sicuro nella prevenzione della gravidanza, ma non protegge dalle infezioni sessualmente trasmissibili.

costruzione della mascolinità

Abbiamo visto che gli stereotipi sul genere si rafforzano anche sulla base delle interazioni che abbiamo con le altre persone.
La sociologia riconosce in particolare che all'interno di gruppi composti solo da maschi, le relazioni interne rafforzano sia l'idea della superiorità degli uomini rispetto alle donne, sia l'idea che esista una mascolinità "standard" che domina su tutte le altre, considerate meno valide.

Quali sono le caratteristiche di questa mascolinità dominante?

Distacco emotivo: se esprimere le proprie emozioni viene considerato una debolezza, allora bisogna sempre mostrarsi forti per essere accettati nel gruppo

Competitività: il proprio valore si costruisce attraverso la competizione con gli altri

Oggettificazione sessuale delle donne: fin da piccoli i ragazzi si ritrovano in gruppo per fare “cose da maschi” che possono essere definite come “non fare le femmine”, ritenute inferiori. Con il passare del tempo, questa idea di superiorità nei confronti delle donne porta a considerarle un oggetto, soprattutto in ambito sessuale. Questo rafforza l'idea che l'uomo possa fare quello che vuole e comportarsi senza doversi prendere le proprie responsabilità

Si tratta di una vera e propria estremizzazione degli stereotipi maschili, talmente nociva per entrambi i sessi da venire definita mascolinità tossica.

Ciò non significa che tutti gli uomini si comportano in questo modo, ma è evidente che esiste un problema culturale legato all'ideale sociale di maschio, di “vero uomo", che viene interiorizzato dai ragazzi e considerato erroneamente “naturale” dalla nostra società - uomini e donne comprese.

costruzione della mascolinità

Abbiamo visto che gli stereotipi sul genere si rafforzano anche sulla base delle interazioni che abbiamo con le altre persone.
La sociologia riconosce in particolare che all'interno di gruppi composti solo da maschi, le relazioni interne rafforzano sia l'idea della superiorità degli uomini rispetto alle donne, sia l'idea che esista una mascolinità "standard" che domina su tutte le altre, considerate meno valide.

Quali sono le caratteristiche di questa mascolinità dominante?

Distacco emotivo: se esprimere le proprie emozioni viene considerato una debolezza, allora bisogna sempre mostrarsi forti per essere accettati nel gruppo

Competitività: il proprio valore si costruisce attraverso la competizione con gli altri

Oggettificazione sessuale delle donne: fin da piccoli i ragazzi si ritrovano in gruppo per fare “cose da maschi” che possono essere definite come “non fare le femmine”, ritenute inferiori. Con il passare del tempo, questa idea di superiorità nei confronti delle donne porta a considerarle un oggetto, soprattutto in ambito sessuale. Questo rafforza l'idea che l'uomo possa fare quello che vuole e comportarsi senza doversi prendere le proprie responsabilità

Si tratta di una vera e propria estremizzazione degli stereotipi maschili, talmente nociva per entrambi i sessi da venire definita mascolinità tossica.

Ciò non significa che tutti gli uomini si comportano in questo modo, ma è evidente che esiste un problema culturale legato all'ideale sociale di maschio, di “vero uomo", che viene interiorizzato dai ragazzi e considerato erroneamente “naturale” dalla nostra società - uomini e donne comprese.

cyberbullismo

Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, attuata con lo scopo intenzionale di isolare un minore o un gruppo di minori attraverso un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo.

Il cyberbullismo possiede una serie di caratteristiche specifiche:

la pervasività (il cyberbullo è sempre presente sulle varie tecnologie usate)

l’anonimato (nel 34% dei casi)

la volontarietà dell’aggressione

l’ampiezza di portata (i messaggi e i materiali inviati sono trasmessi, ritrasmessi e amplificati oltre la cerchia dei conoscenti).

Altro fenomeno tipico del cyberbullismo è l’attivazione di meccanismi di deresponsabilizzazione e disimpegno morale, come per esempio la minimizzazione (gli atti che si sono compiuti etichettandoli come “solo uno scherzo”, “Non è colpa mia. Lo facevano tutti” oppure “Io non ho fatto niente, ho solo postato un messaggio che mi era arrivato”).