Parliamone
Okay, hai letto le 10 STORIE PER TE? Ci sono Margherita, Eva e Tommaso che parlano parlano… Ma conoscono bene il significato corretto di tutte quelle parole che usano? E tu, vuoi saperne di più? Qui, dalla A alla Z, trovi tutte le spiegazioni! E se hai altre domande, non esitare a chiederle in HELP!
Parole con la "M"
mascolinità
l’insieme delle caratteristiche socialmente e culturalmente attribuite ad un uomo/persona di genere maschile: forte, dominante, razionale, aggressivo, deciso, che non deve chiedere mai, portato per l'individualismo, universale (pensiamo alla parola uomo, usata come universale per essere umano anche se è solo uno dei due sessi).
Sono solo delle convenzioni sociali che non hanno niente a che vedere con una "verità assoluta": non c’è un modo in cui un uomo DEVE essere, e non ci sono cose che rendono qualcuno più o meno uomo!
mascolinità dominante
Abbiamo visto che gli stereotipi sul genere si rafforzano anche sulla base delle interazioni che abbiamo con le altre persone.
La sociologia riconosce in particolare che all'interno di gruppi composti solo da maschi, le relazioni interne rafforzano sia l'idea della superiorità degli uomini rispetto alle donne, sia l'idea che esista una mascolinità "standard" che domina su tutte le altre, considerate meno valide.
Quali sono le caratteristiche di questa mascolinità dominante?
Distacco emotivo: se esprimere le proprie emozioni viene considerato una debolezza, allora bisogna sempre mostrarsi forti per essere accettati nel gruppo
Competitività: il proprio valore si costruisce attraverso la competizione con gli altri
Oggettificazione sessuale delle donne: fin da piccoli i ragazzi si ritrovano in gruppo per fare “cose da maschi” che possono essere definite come “non fare le femmine”, ritenute inferiori. Con il passare del tempo, questa idea di superiorità nei confronti delle donne porta a considerarle un oggetto, soprattutto in ambito sessuale. Questo rafforza l'idea che l'uomo possa fare quello che vuole e comportarsi senza doversi prendere le proprie responsabilità
Si tratta di una vera e propria estremizzazione degli stereotipi maschili, talmente nociva per entrambi i sessi da venire definita mascolinità tossica.
Ciò non significa che tutti gli uomini si comportano in questo modo, ma è evidente che esiste un problema culturale legato all'ideale sociale di maschio, di “vero uomo", che viene interiorizzato dai ragazzi e considerato erroneamente “naturale” dalla nostra società - uomini e donne comprese.
mascolinità tossica
Per mascolinità tossica si intende lo stereotipo della mascolinità dominante promosso dalla cultura patriarcale, che vede come unica possibilità di espressione maschile quella basata su:
- uso della violenza come strumento di affermazione
- rifiuto delle emozioni
- carattere predatorio
- prestanza fisica
Questa visione così stereotipata della mascolinità è nociva per chiunque.
Lo stereotipo dell'uomo forte che non deve chiedere mai normalizza la violenza di genere poiché tollera che gli uomini, in quanto tali, possano ricorrere all'uso della forza e della violenza.
Allo stesso tempo, priva gli uomini del diritto di esprimere le proprie emozioni, che sono risposte fisiologiche e naturali del corpo umano, o di richiedere aiuto nel momento del bisogno, comportando anche a conseguenze nocive per la propria salute (statisticamente, gli uomini sono più restii a chiedere aiuto o supporto psicologico e tendono a evitare controlli specialistici di prevenzione proprio per non rischiare di scoprirsi vulnerabili o fragili).
Liberarsi dalle catene della mascolinità tossica è il primo passo per permettere a sia uomini che donne di vivere una vita individuale più sana e costruire relazioni più paritetiche e rispettose.
masturbazione
definita anche come auto-erotismo, è il provocarsi autonomamente piacere sessuale.
La masturbazione durante la pubertà rientra nel bisogno di conoscersi e scoprirsi durante questa fase di trasformazione e sviluppo psico-fisico. La maturazione degli organi sessuali porta naturalmente a porsi domande sul funzionamento del proprio corpo. Provare nuove sensazioni, bisogni e desideri e volerle assecondare è assolutamente normale, nonostante questo tema sia ancora oggi soggetto a tabù, stereotipi e pregiudizi - suscitando a volte imbarazzo e vergogna.
Se la maturazione degli organi sessuali avviene con la pubertà, il più delle volte la maturazione psicologica e affettiva in relazione a queste novità arriva più in avanti, con la crescita e l'aumento di consapevolezza di sé e degli altri. Solo conoscendo noi stessi/e saremo in grado, se e quando si vorrà, di condividere esperienze intime con maggiore serenità e trasparenza.
menarca
la prima mestruazione.
Quando un medico ti domanda quando hai avuto il menarca, intende chiederti a che età hai avuto le prime mestruazioni :)
menopausa
periodo della vita di una donna in cui il ciclo mestruale (e quindi l'attività dell'apparato riproduttivo) si interrompe perché le ovaie non producono più gli ormoni sessuali come estrogeno e progesterone.
Avvengono diversi cambiamenti nel corpo della donna, come per esempio il non avere più le mestruazioni. Questo momento segna la fine del periodo fertile della donna e avviene solitamente intorno ai 50 anni.
mestruazioni
prima fase del ciclo mestruale, che può durare dai tre ai sette giorni circa.
Il liquido che si perde durante questa fase è un mix di sangue ed endometrio, ovvero il rivestimento che si forma all’interno dell’utero per preparare il corpo a una eventuale gravidanza. Se la gravidanza non c’è stata, l’endometrio si sfalda ed esce dall’apertura vaginale. Solitamente, le mestruazioni arrivano una volta al mese, ma ci possono essere diverse varianti, come il ritardo o l’anticipo.
È sempre bene parlare con un/a ginecologo/a se abbiamo dei dubbi o se c'è qualcosa che non capiamo!
mestruazioni e tabu
L'idea errata che il corpo mestruato di una donna è un corpo impuro, deriva dalle tre grandi religioni monoteiste (Cristianesimo, Islam, Ebraismo).
Nell'antica Grecia, Ippocrate fa della medicina una scienza autonoma prendendo le distanze dalla tradizione religiosa, ma continua a portare avanti l'idea che il corpo femminile sia una versione imperfetta di quello maschile. Con il passare del tempo e l'evoluzione della medicina stessa infatti, questa idea di impurità non viene abbandonata: al contrario, si giunge al concetto per cui le mestruazioni siano un po’ come escrementi, pensiero portato avanti fino agli anni '60.
Abbiamo visto però che le mestruazioni non sono uno scarto tossico: sono invece un insieme di tessuti che permettono la vita quando avviene una fecondazione.
Eppure, la società in cui viviamo continua a portare avanti questi pregiudizi storici e religiosi legati al corpo femminile, alimentando vari tabù legati ad esso: le sole parole "vulva", "vagina", "mestruazioni" sono considerate assolutamente tabù dalle donne stesse.
Questo è un grave problema perché porta a sviluppare emozioni negative come la vergogna verso noi stesse e come siamo fatte - generando insicurezze infondate che possono farci soffrire. Perché quindi dovremmo rifiutare una parte di noi fondamentale per la nostra salute? Iniziamo a parlarne apertamente, più lo si fa e più sarà facile. Tutti i grandi cambiamenti iniziano con piccole azioni!
mucose
tessuti umidi che rivestono gli organi che comunicano direttamente o indirettamente con l'esterno.
Le mucose genitali sono presenti in vagina e sul glande del pene.