Parliamone

Okay, hai letto le 10 STORIE PER TE? Ci sono Margherita, Eva e Tommaso che parlano parlano… Ma conoscono bene il significato corretto di tutte quelle parole che usano? E tu, vuoi saperne di più? Qui, dalla A alla Z, trovi tutte le spiegazioni! E se hai altre domande, non esitare a chiederle in HELP!

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Parole con la "V"

vagina

Spesso si tende a chiamare “vagina” tutto il complesso dei genitali femminili quando la vagina è “solo” il canale chiuso che collega la vulva con l’utero.
È lungo circa 6-9 cm, e termina con la cervice. Essendo fatta di tessuti muscolari, è totalmente elastica. Tutti i miti su presunti "allargamenti" dovuti al suo eccessivo utilizzo, sono solo pregiudizi e stereotipi contro la libertà sessuale femminile! Così come sono stereotipi i miti sull’eccessiva lunghezza del pene fondamentale per provare piacere: la vagina ha diverse sensibilità, ma nella parte iniziale questa è più localizzata e più accurata.

vaginismo

condizione per cui una contrazione involontaria dei muscoli della vagina rende molto difficile, dolorosa o impossibile la penetrazione vaginale.
Questa patologia ha un’origine psicologica e può compromettere la serenità sessuale di chi ne soffre e degli eventuali partner - anche perché spesso viene minimizzata come "normale dolore". Ricordiamo che il dolore, non è mai normale! Un/a ginecologo/a e un/a sessuologo/a possono aiutare! Ci meritiamo una sessualità felice.

vaginosi batterica

infezione determinata da batteri.
Alcuni sintomi come prurito e bruciore sono simili a quelli della candida, mentre altri come una variazione del pH e un odore simile a quello del pesce sono specifici di questa infezione.

varicocele

Il varicocele è una delle più frequenti patologie dell’apparato genitale maschile e consiste in un’anomala dilatazione delle vene del testicolo.

Questa dilatazione fa passare in senso contrario un'importante quantità di sangue, causando ristagno di sangue, aumento della temperatura, accumulo di sostanze potenzialmente dannose e scarsa ossigenazione. È una condizione che inizia a manifestarsi più frequentemente tra gli 11 e i 16 anni, nel periodo dello sviluppo puberale, ragion per cui è importante effettuare un controllo andrologico già in questa fascia d’età!

verginità

La parola verginità viene usata per indicare il non aver mai avuto rapporti intimi condivisi.

Abbiamo visto che le prime volte sono associabili a un momento di passaggio e di scoperta – momenti a cui viene dato quindi un valore culturale e sociale, oltre a quello personale che ciascuno di noi può dare.

Erroneamente, si associa questo concetto a una condizione fisica legata all’integrità dell’imene o del frenulo. Queste parti del corpo sono però tessuti elastici con una funzione molto precisa: proteggere la vagina e il glande del pene da infezioni o agenti patogeni esterni al corpo.

In particolare, l’imene è una membrata forata già di per sé e molto elastica che può avere tante forme diverse, può non esserci proprio, o può sformarsi facendo sport.
Il frenulo (chiamato anche “filetto”) invece, a prescindere dall’avere avuto o meno rapporti condivisi, non dovrebbe proprio rompersi!

Non facciamoci condizionare dalla disinformazione, la condivisione della propria intimità è un’esperienza personale e unica che deve basarsi sul rispetto dei propri e altrui valori, e sulla libertà di scegliere come e quando senza pressioni.

vescicola seminale

vescicole situate vicino alla prostata e che producono un liquido che costituisce il 60% del liquido seminale.

violenza di genere

La nostra è una società culturalmente "patriarcale". Significa che i ruoli di potere (economico, giuridico, familiare, lavorativo) sono sempre stati nelle mani degli uomini.
Nel corso dei secoli, la società patriarcale ha definito in modo molto preciso cosa è maschile e cosa è femminile, rimarcando il fatto che i due ruoli sono opposti e che il primo è superiore rispetto al secondo (maggiori info qui: Enciclopedia dei ragazzi).

Ne deriva il pensiero comune per cui:
Maschile è: sesso forte e dominante > L’uomo che non deve chiedere mai
Femminile è: sesso debole, sottomesso, docile > La donna che deve assecondare l’uomo

Rafforzare il concetto di “mascolinità dominante” come unica possibilità di espressione del maschile è molto pericoloso perché contribuisce a generare quella che viene definita VIOLENZA DI GENERE.

Con questa espressione si indicano tutte quelle forme di violenza verso chi non rispetta le "regole" del proprio genere.
La violenza di genere ha come obiettivo il mantenimento dello squilibrio di potere tra i generi ed è strettamente legata allo stereotipo del maschile poiché ad esso si lega l'idea di forza e potere.
Statisticamente, viene esercitata perlopiù da uomini e le vittime sono soprattutto donne (in quanto non considerate pari), ma anche uomini che non rappresentano lo stereotipo del “maschio alfa”.

Anche se è sbagliato pensare che sia una questione esclusivamente legata alle donne, purtroppo i numeri dimostrano che le prime vittime della violenza di genere sono proprio le donne. Solo in Italia, ogni 15 minuti una donna è vittima di violenza per mano di un uomo, che sia essa fisica o psicologica (per esempio umiliazione, svalorizzazione, controllo ed intimidazione), e le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici - non sconosciuti (dati Istat, 2019).

Questo mostra chiaramente che esiste un problema di fondo nel modo in cui si costruiscono le relazioni tra uomo e donna.
Per questo motivo è fondamentale imparare insieme a costruire relazioni sane basate sulla parità e il rispetto!

vulva

Parte esterna dei genitali femminili, è costituita da più parti:

1) grandi labbra (più esterne)

2) piccole* labbra (più interne)

3) orifizio vaginale

4) orifizio uretrale: uscita dell'uretra

5) prepuzio del clitoride: detto anche ‘cappuccio del clitoride’, lembo di pelle che copre il clitoride quando non è in erezione, e che si ritira scoprendo la punta del clitoride quando invece è in erezione

6) glande del clitoride: parte terminale del clitoride, unica parte visibile dall’esterno

*il loro nome può causare incomprensioni perché non sono per forza piccole. Tutte le vulve sono diverse, così come le loro forme, misure e colori! Non esiste una dimensione o colore standard o perfetto, tutte le vulve sono perfette quando sono sane :)

vulvodinia

La vulvodinia è definita come una sindrome di dolore cronico (può non essere sempre presente ma riattivarsi nel tempo) che interessa la zona della vulva, causando bruciore, irritazione, gonfiore ed arrossamento, secchezza, sensazione di spilli che pungono, dolore molto forte durante i rapporti sessuali penetrativi.

Anche se è un disturbo diffuso, la vulvodinia può rimanere non diagnosticata e non curata per anni perché è una patologia conosciuta da pochi medici. La difficoltà è legata anche al fatto che possono esserci tantissime cause scatenanti, sia fisiche che psicologiche, che agiscono insieme. Generalmente, è possibile diagnosticare questo disturbo se la persona soffre dei dolori e dei sintomi per almeno 3 mesi.